IL "LIBERAMENTE" E' TORNATO!

Ciao Galferini e Galferine!

Questo spazio del sito sarà dedicato al Liberamente, il giornalino del Galfer, il nostro giornalino!

Questo è un anno speciale per il Libe, sapete perché? Perché compie il suo ventesimo giro attorno al Sole! Questo significa che è addirittura più grande di noi.

Che cos’è il Liberamente? La risposta dovrebbe essere "un giornalino scolastico", ma in realtà è anche molto altro. Il Liberamente è “tutto”. Voi potete trovare qualsiasi cosa al suo interno. Dalla recensione del vostro film preferito, alle riflessioni sui temi più urgenti di attualità: ecco l’ampio menù proposto dalla Redazione che saprà certamente soddisfarvi. Immancabile è l’oroscopo, che troverete alla fine di ogni numero e che vi darà dei consigli tanto utili quanto divertenti.

Sapete qual è una fantastica caratteristica del nostro giornalino? Ognuno, se lo desidera, può scrivere! Che vogliate prendervi l’impegno di mantenere una rubrica in tutti i numeri o che preferiate solamente pubblicare un articolo, il Liberamente ve lo permetterà. Anzi, sarà felicissimo di conoscere nuove penne pronte a nutrirlo di parole e di pensieri.

Purtroppo, è possibile che i Galferini del biennio non abbiamo mai visto una copia stampata del giornalino. Infatti, a causa della pandemia e della didattica a distanza, c’è stato un lungo periodo in cui il Libe non è più uscito. Ecco perché ha bisogno di nuove voci!

Nonostante tutto, noi siamo ripartiti, proprio l’anno del ventesimo anniversario del giornalino.

Qualche assaggio...

(tutti i numeri sono disponibili sulla Bacheca del registro elettronico)

Numero di marzo 2022

Occupazione (p. 4 e 5)

Intervista alla rappresentante della Consulta, redattrice di Liberamente.

“From Dear Patrick to Hi Patrick: un incubo non ancora finito” (p. 6)

Due semplici richieste per continuare ad aiutare Patrick Zaki, un importante portavoce dei Diritti Umani.

“OCCUPAZIONE: il tempo del riscatto” (p. 7)

 Il “diario” della prima mattinata di occupazione.

“Libertà ch’è sì cara: la compassione del rispondere” (p. 8)

Il racconto di come, ancora una volta, l’Italia si sia “tirata indietro” nei confronti di un grande tema… l’eutanasia.

“Papà” (p. 9)

Le parole della figlia di Walter Tobagi, Benedetta, aprono un articolo dedicato al papà, giornalista ucciso il 28 maggio 1980 per aver denunciato i veri colpevoli delle violenze che caratterizzano gli Anni Settanta, nel numero del  Liberamente pubblicato a marzo, mese in cui si festeggiano tutti i papà.

“Quando si parla di stile” (p. 10)

Dal celebre tubino nero dal taglio elegante di Coco Chanel al maglione oversize di oggi, come si è evoluta la storia della moda nell’ultimo secolo? Un percorso storico all’interno di quello che è un argomento giornaliero: la moda; perché, ammettiamolo, tutti noi abbiamo una domanda che ci attanaglia tutte le mattine, ossia: “E oggi come mi vesto?!”

“Le migliori uscite dei nostri prof” (p. 11)

Le migliori battute dei nostri amatissimi professori.

“Il coraggio di Karim- parte seconda” (p. 12)

La straziante storia di Karim continua nelle pagine del Liberamente, per non dimenticare mai che al mondo non ci siamo solo noi…

“Sanremo 2022” (p. 13,14 e 15)

Il pagellone del Festival della Canzone italiana.

“Vi abbiamo chiesto cosa ne pensate” (p. 16) I numeri per il Liberamente.

“Freaks out: l’esperienza tutta italiana tra surrealismo e neorealismo” (p. 17)

Recensione del film Freaks out, diretto da Mainetti.

“Il teatro è” (p. 18)

Una composizione su ciò che, per eccellenza, viene definito composizione… il teatro!

“Anima musicale e ascesa dell’elettronica” (p. 19)

L’elettronica ha invaso completamente il mondo della musica quotidianamente riprodotta, in vetta a ogni classifica. E, visto che i giornalisti del Libe sono sempre attenti alle tendenze, ecco un articolo in tendenza!

“L’oracolo del GalFer” (p. 20)

Non saremo Paolo Fox, ma consigliamo di dare una sbirciatina all’oracolo… Perlomeno, in caso di strane uscite degli insegnanti, potrete dare la colpa alle stelle!

“Pasta verdeveloce per dispense vuote” (p. 21) Ricetta per dispense sull’orlo di una crisi d’identità.

“Il manifesto dell’occupazione” (da p. 23 a p. 34)

Il manifesto dell’occupazione del Liceo Scientifico Statale Galileo Ferraris.

Numero di gennaio 2022

L'editoriale: La misura del perduto di L.B.

Nel levarsi di un anno nuovo, sotto la piacevole incombenza di una nuova unità, tratti da fiati di religione cristallina, misticismo o puro morso di coscienza, dimentichi della compromissione che la vicinanza costituisce per l’osservatore che si accinge al riesame, scrutiamo.

Dopo due anni di assenza, guardiamo a schermi ormai familiari con le dita avide di parole e senza direzione: noi fuori posto, statici fra idee che reticenti riaffiorano, che senza ordine alcuno proiettano ombre e corrono a fronte del sereno.

Scriviamo, di nuovo aspiranti sommozzatori dell’umano, follemente lungimiranti e fanciullescamente fiduciosi.

Dei vent’anni del Liberamente, due di prova, di costruzione, di castello di carte in ciclico rifacimento, con basi che ora so stabili, antisismiche.

Senza tracciare paragoni col passato, senza, zelanti, cercare differenze: è l’evanescente trascorso che si eclissa, per natura, cede il passo, si fa insegnante.

Confusi, nella nebbia dei mesi e delle chiusure e conseguenti riaperture, fatichiamo a guardarci indietro quest’anno.

Per rimpianto, per ostinazione, per rassegnazione, per euforia.

Non sappiamo, né sapremmo sceglierne un punto di inizio, mentre per convenzione sentiamo il taglio netto della fine.

Perché abbiamo perso la misura.

Abbiamo perso la misura del tempo, non democratica griglia, ma metronomo del pensiero, del sentimento.

Abbiamo perso la misura delle persone, non toppa del sociale, ma strette di mano che terminano in occhi chini e risa che mascherano sospetto che a un animale sociale non appartiene.

Abbiamo perso la misura del movimento, non Brexit e passaporti, ma sostenere soltanto il peso di un passo condotto con intenzione, non tasche pesanti di certificazioni.

Abbiamo perso la misura più elementare, quando 100000 non sono gli spettatori urlanti di un concerto.

Abbiamo perso la misura di una definizione, dell’uso del balcone, dell’universale fascino del sorriso di un estraneo.

Forse era data di scadenza di una quantità in decadere, forse innaturale stravolgimento dei sistemi di riferimento, certo aggrapparsi a oasi di classicismo.

A chi appiglio l’ha trovato nella ferma volontà di continuare a cercare un ponte per toccare l’animo altrui.

A chi non si è piegato sotto la gravità di un silenzio estraniante.

A chi ha scritto, si è riscoperto, e con sicurezza, correndo il rischio di essere detto ardito, ha scritto il proprio inizio.

A chi il tempo ancora lo sente scordato, in ritardo, Achille e la tartaruga.

Alleggeriti di qualche certezza, sempre più simili all’etere che celebriamo, ai vent’anni di tentativi e sguardo brillante d’ottimismo.

Senza misura in un mondo senza bilancia.

La penna tara ineffabile.

Buon 2022.

Articoli e rubriche vi aspettano sull'edizione integrale

If you wear red tonight (p. 4)
Quando si parla di rosso si pensa subito al fuoco, all’amore, alla passione, al sangue, ad un tramonto o ad un’alba che ci ha fatto rimanere senza fiato ma mai, mai, alla violenza sulle donne… eppure di panchine dipinte di rosso e di scarpe rosse, i social sono pieni. Ecco allora che la Giornata per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne (che cade il 25 novembre) rimane solo una “giornata” e qualunque bel proposito espresso si perde, assieme alla possibilità per la scuola di parlare di un tema così importante e attuale…


Ahmadreza Djalali: Un’altra violazione dei Diritti Umani (p. 5)
Tutti a puntare il dito sull’Egitto, ma il Paese del generale Al-Sisi non è l’unico dove i Diritti Umani non vengono rispettati. Ne è un esempio il caso di Ahmadreza Djalali, imprigionato in Iran solo perché non voleva essere una spia…

FRONTEXITPOLITO (p. 6)
Frontex e PoliTo uniti per una “caccia agli invasori”; ma saranno davvero “invasori” quelli che arrivano da noi o saranno solo persone in cerca di un futuro?

Realtà o finzione? Il nuovo universo secondo Zuckenberg (p. 7)
In tutti i film di fantascienza che si rispettino abbiamo sentito la parola “metaverso” e abbiamo visto persone che lavoravano e svolgevano le loro attività quotidiane come ologrammi. E se tutto questo fosse possibile? Secondo Zuckenberg e la sua azienda lo è, in un futuro neanche troppo lontano…


L’interrogatorio terribile (con cotanto di lampada) ai Rappresentanti d’Istituto.
• La promessa: “lotteremo per il Liberamente” (p. 8)
• “Daremo più voce agli studenti e ci batteremo per la pulizia dei muri esterni del nostro Istituto” (p. 9)
• “Ci sono due regole nella vita: 1.non arrendersi mai, 2.nondimenticare mai la regola 1” (p. 10)
• “Il popolo dei Galferini” (p. 11)


Il linguaggio, grande sconfitto (p. 12)
Sempre meno termini per un mondo sempre più popolato… come sopravvivremo senza le nostre parole?

“Caro 2021, caro 2022…” (pp. 13, 14, 15)
Un saluto al vecchio anno e uno per il nuovo da parte dei Galferini.

Il coraggio di Karim: parte prima (p. 16)
Confine della Striscia di Gaza, 30 marzo 2018. Storia di un ragazzo che lotta per i suoi Diritti.

Le note della morte (p. 17)
Un violino, una passione, un lavoro, un musicista emozionato ed emozionante, poi il nulla: solo dei numeri su un braccio e un pigiama a righe, con un violino scassato per “dare il benvenuto e tirare su il morale dei nuovi arrivati”. Poi la notizia della morte, una morte di un morto? Eh no. La morte di un morto che torna in vita scrivendo il Tango di Auschwitz, una vita che sorride durante la camminata verso la camera a gas e che viene confermata da una lacrima.

Dune: uno sci-fi dal triste passato ma con un radioso futuro (p. 18)
Dune di Denis Villeneuve è un film di rinascita perché è il simbolo stesso del cinema post pandemia ed è l’unico, dei tanti film che sono stati realizzati ispirandosi all’omonimo ciclo di romanzi di Herbert (di cui Villeneuve è un appassionato), a essere stato realizzato egregiamente. Vi interessano altri titoli del post pandemia? Leggete il Liberamente!

Il meraviglioso mondo del teatro (p. 19)
Qual è la stata una delle categorie più penalizzata dalla pandemia? Il teatro sicuramente. Niente pubblico (nessun amico/nemico che giudicasse il tuo lavoro) e mascherine (nessuna espressione facciale); ma ora il teatro torna. Quindi aiutiamo il mondo dello spettacolo a rialzare il sipario!

La musica di “Oggi” (p. 20)
Siamo sicuri di conoscere le canzoni che scegliamo come sottofondo nelle nostre storie? Sappiamo, se si tratta di remix, com’era il brano originale? Se no, come facciamo a essere sicuri che siano adatte alla storia in cui le vogliamo inserire?

L’oracolo del GalFer (p. 21)
Ariete? Leone? Bilancia? Toro? Controlla il tuo oroscopo!

Torta mele e cioccolato (p. 22)
Stanco delle solite merendine? Non sai cosa offrire ai tuoi amici quando vengono a casa tua? Nessun problema! Il Libe ti propone una bella ricettina salutare e golosa…