CHI ERA COSTEI? STORIE DI SCIENZIATE SCONOSCIUTE AI PIU'

Referente: prof.ssa paola Porta

Quando mi sono iscritta a fisica nel lontano 1980 le ragazze erano circa un terzo degli immatricolati, a distanza di più di quarant’anni la percentuale è rimasta invariata nonostante gli sforzi fatti per pubblicizzare le discipline STEM. Perché? Eppure, secondo la mia pluridecennale esperienza, le ragazze molto brave e interessate alla matematica e alla fisica non mancano al liceo scientifico e sono, in media, numericamente pari ai loro compagni.

Tuttavia, è un dato di fatto che la maggior parte di loro non siano interessate a far parte delle squadre per le competizioni di fisica e matematica e che scelgano per lo più percorsi di laurea nell’ambito sanitario con alcune coraggiose che si avventurano a ingegneria biomedica e gestionale, architettura e design. È che proprio non si immaginano scienziate, non è una professione che immaginano per se stesse.

Alcune possibili cause sono stereotipi ben radicati in tutta la società:
• lo scienziato è maschio, bianco, strambo e dal QI stratosferico,
• se una ragazza studia matematica/fisica il suo destino sarà sicuramente
l’insegnamento, mestiere che da molto tempo gode di ben poco lustro,
• è universalmente noto che il cervello femminile non è portato per la matematica,
• nella storia, le scienziate donne sono state un’eccezione, basta una mano monca per
contarle.
Per molto tempo è stato sufficiente il pollice, da un po’ di tempo è necessario anche l’indice per citare Marie Curie e Rosalind Franklin da parte dei miei giovani studenti che si approcciano al percorso liceale. In realtà le donne che si sono dedicate alla scienza sono state tantissime, i loro contributi importanti ed a volte anche fondamentali ma, sono totalmente sconosciute ai non addetti ai lavori. Nel passato sono state oscurate dai mariti, dai fratelli e dai loro capi, nel presente dal fatto che le scienziate che più si sono distinte nella matematica, nella fisica, nell’astronomia e nella chimica si sono occupate o si occupano di argomenti che non sono presenti nei libri di testo delle superiori. Non compaiono nei poster, nelle pubblicità, non vengono scelte come icone di genialità. Questa rappresentazione deficitaria della scienza non fa bene neppure al genere maschile che si sente quasi in obbligo di scegliere un certo indirizzo di studi indipendentemente dalle sue aspirazioni e capacità. 


Per rendere un poco più completo l’elenco delle scienziate che dovrebbero essere note alla maggioranza della popolazione, con gli allievi e le allieve della classe 2N del liceo scientifico statale “Galileo Ferraris” si è deciso di approfondire l’opera di sette scienziate che nel corso dei secoli, dal settecento ai giorni nostri, si sono occupate di astronomia, fisica e matematica.

I sette capitoli in cui è suddiviso questo opuscolo sono stati scritti dalla classe suddivisa in sette gruppi. 

Per ogni protagonista vengono riportati la sua biografia, il contesto storico-scientifico in cui operava ed i suoi contributi al progresso delle discipline scientifiche.
L’elenco è ovviamente incompleto, molte altre donne meriterebbero di comparire, da Sofia Kovalevskaja a Vera Rubin passando per Wu Jianxiong, Lise Meitner e tante altre; dovendone limitare il numero ho optato per quelle che si sono occupate di argomenti meno ostici per dei quindicenni. A parte la struttura imposta, gli studenti hanno avuto una relativa libertà nella ricerca dei materiali e nella scelta degli argomeni da trattare, verificando che anche nel web è possibile trovare della documentazione seria e affidabile.

Se anche solo qualche ragazza trovasse ispirazione da questo lavoro per scegliere una carriera STEM avremmo felicemente raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preposti.

                                                                                                                                 Paola Porta

Allegati

CHI ERA COSTEI? STORIE DI SCIENZIATE SCONOSCIUTE AI PIU'_opuscolo_2N_2022.2023